VENDEMMIA 2019

SIAMO TUTTI FIGLI DI GRETA ???

VENDEMMIA AZIENDALE NUMERO 55 – VENDEMMIA NUMERO 36 DI MAURO SIRRI

Carissimi Amici,

Ritengo che il cambiamento climatico, ormai sia tangibile anche da coloro che non vivono a stretto contatto con la natura. Le temperature medie si alzano, si susseguono lunghi periodi di siccità a brevi periodi di piogge intensissime che mettono a dura prova i sistemi di regimentazione delle acque e aumentano rischi di dilavamento del terreno e frane, senza contare la difficoltà nel contenere le malattie fungine.
Oltre ad essere un viticoltore, scio da quasi 50 anni. Ogni anno vado nelle Dolomiti a gennaio, mese che ricordo sempre molto freddo con temperature abbondantemente sottozero. Da almeno 10 -15 anni si è verificata una netta inversione di tendenza, le temperature superano spesso lo zero termico di diversi gradi.

Tornando alla viticoltura, l’anno scorso abbiamo piantato un nuovo vigneto a febbraio, come tradizione vuole, aspettando le piogge di ”Marzo pazzerello tutti i giorni con l’ombrello” e “Aprile ogni giorno un barile”.
Alla fine di aprile siamo stati costretti a irrigare per mancanza di pioggia, con costi enormi, poi…… a maggio, 20 giorni di pioggia più o meno continua hanno causato dilavamento del terreno e soprattutto ci hanno messi in serie difficoltà nella operatività, non permettendo di entrare in campo con i mezzi agricoli per i trattamenti fitosanitari. Queste condizioni hanno favorito attacchi di peronospora e causato aborto floreale in particolare nell’Albana, varietà sensibile.
L’estate è stata calda, ma fortunatamente non ha raggiunto le temperature del 2017. Qualche pioggerella ha aiutato i vigneti a superare lo stress idrico di fine luglio. Tuttavia anche nel 2019 i tempi di raccolta si sono anticipati.

Ogni anno l’asticella si alza. Se il gioco si fa duro, noi giocheremo la nostra partita, ma non possiamo lasciare che il nostro pianeta si distrugga, quindi serve uno sforzo collettivo per iniziare se non altro una decelerazione dei processi di riscaldamento della terra.

Da anni l’azienda Celli adotta sistemi di coltivazione sostenibile. Da tre anni siamo in conversione biologica e, con l‘annata 2020, le nostre uve saranno a tutti gli effetti BIO.

Grazie al grande impegno dei nostri collaboratori che si dedicano anima e corpo alla filosofia sposata dall‘azienda, siamo comunque riusciti ad ottenere anche quest’anno un’ottima qualità delle uve, croccanti e fragranti che già dal frutto esprimevano il carattere del vitigno e personalità del terroir.
Un successo che comunque ci è costato caro in termini di costo di manodopera e quantitativi di prodotto.

MI PIEGO MA NON MI SPEZZO, CONTINUEREMO A LOTTARE PER DARVI SEMPRE IL MEGLIO.

Mauro Sirri